il nostro primo mini-manuale di conversazione

Tempo fa ho letto un piccolo libro dal grande cuore: L’arte di ascoltare, di Francesco Torralba.
Ho pensato allora che anche le parole di un filosofo, integrate dalla nostra esperienza pratica nel web, avrebbero potuto essere tradotte in un linguaggio fruibile dagli addetti ai lavori con cui ci relazioniamo. un linguaggio che pero’ vuole rimanere estremamente semplice, per avvicinare davvero tutti al fascino delle interazioni personali collaborative (non penso che le cose di cui si parla qui siano riferibili solo alle conversazioni online, anzi. Vanno bene anche per una telefonata tra coniugi o un incontro con un collega), e ai buoni frutti che si ottengono dalle conversazioni veramente utili. Perche’, diciamocelo, siamo circondati anche da conversazioni molto inutili, ed e’ importante discernere dove e come investire le nostre energie.
E’ nata cosil’idea di questo minimanuale, che si inserisce nei nostri programmi di formazione per partner, clienti e amici.
Si parla di buone pratiche di ascolto (pensiamo davvero di saper ascoltare ci vuole molto allenamento!), di valori e virtu’ che si sviluppano nella conversazione (un esempio sopra tutti: apprezzare la diversita’ come una ricchezza e non come un limite), e anche di cattive pratiche da evitare. Lungi dall’essere un esercizio di utopia per idealisti, la conversazione finisce per essere uno sport da duri, ed e’ bene conoscerne le regole e i premi in palio. Confesso che la parte piu’ difficile da scrivere e’ stata proprio quella sugli interlocutori che non rispettano le regole…
Vi riporto alcune conclusioni, sperando che il libretto torni utile.

Brand manager, Marketing Director, General Manager, Account e Copywriter, all interno del loro contesto aziendale, non sono di solito i protagonisti di una riflessione filosofica sul dialogo. Sono, piuttosto, orientati a ottenere risultati concreti e immediati. Per una persona con un forte senso del business, alcuni termini come umilta’, rispetto, fiducia, trasparenza potranno suonare troppo antichi, banali e buonisti?. Mentre altre nozioni come intelligenza emotiva, flessibilita’ e creativita’ suoneranno forse piu’ utili e familiari.Ma la cosa interessante e’ che oggi il Web riveste questi concetti di nuovi potenziali.il punto non e’ essere piu’ buoni o meno competitivi: il punto e’ gestire in modo efficace tutto il ciclo dell innovazione, che puo’ essere visto come un ciclo di produzione e distribuzione di idee, attraverso una serie complessa di conversazioni con referenti interni ed esterni.Crediamo fortemente che idee innovative basate su una maggiore conoscenza delle persone e delle loro emozioni e una comunicazione fondata su valori sostenibili e duraturi costituiscano dei risultati di business molto tangibili. Mi piacerebbe che questo fosse solo il primo di una serie di pubblicazioni, che magari includera’ i nostri case study e tutto quello che andiamo imparando dai nostri progetti, oppure approfondira’ di volta in volta le piu’ moderne tecniche di conversazione.
Potete sfogliare il manuale qui sotto, oppure scaricarlo da qui.

E non dimenticate di dirci cosa ne pensate!

 

 

4 commenti
  1. Saddy
    Saddy dice:

    Mi interessa moltissimo questo libro… c’è la possibilità di poterlo scaricare ed evitare di leggerlo per forza online? Mi andrebbe bene qualsiasi formato, da word a pdf… è un ottimo manuale per persone come me che hanno difficoltà a conversare e a mantenere viva una conversazione.

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  2. Eleonora G.
    Eleonora G. dice:

    E’ bastata un’occhiata per decidere di divorare questa miniguida. Poi ho capito che è da leggere con calma, per darsi il tempo di ascoltarsi appunto e di capire meglio quello che facciamo. Direi che andrebbe stampato e tenuto sul comodino, di chi come me prova a fare dell’ascolto una missione e una professione. Grazie dei tuoi ottimi punti di vista!

    Rispondi

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