Siamo andate al Social Case History Forum e

E ci aveva attirato parecchio la promessa: solo case history, niente #fuffa. Per cui pronti via.

schf12_logodatagrigioIl Social Case History Forum 2012 e’ stato la prima edizione di un format diverso da quelli ormai familiari: il seme era forse quello del barcamp, ma il risultato molto diverso.
Abbiamo parlato per circa un’ora, in un pomeriggio di estate precoce, ad una platea interessata nonostante i 40 gradi della sala (troppo presto per l aria condizionata, dice una legge comunale) e la fatica accumulata nel corso della lunga giornata in cui si sono succeduti quanti casi Tanti, veramente tantissimi.
Abbiamo parlato per circa un’ora, dicevo, Flavia ed io, del progetto che consideriamo la nostra sfida piu’ importante, al momento, il progetto idee per le mamme, di Dash. una sfida perche’ ci chiede (anzi, glielo abbiamo chiesto noi) di portare un brand come Dash a riempire di senso il suo valore predominante, la vicinanza alle mamme. Attraverso un progetto complesso, di cui abbiamo gia’ parlato e sul quale quindi non mi soffermero’.
E’ stato bello rispondere alle tante domande che ci sono state poste durante la presentazione e anche dopo, off the record. Domande che ci hanno fatto sentire che questa e’ la strada, che e’ ancora lunga, che richiedera’ tanto lavoro, ma ci portera’ ad incontrare ancora tanti amici e ad aggiungere un mattoncino importante nel modo di comunicare delle aziende.

Prima delle slide, i ringraziamenti sono d obbligo.
A Lorena Di Stasi, prima di tutto, che ci ha invitato a partecipare e che per tutto il giorno abbiamo visto svolazzare a destra e sinistra per fare in modo che andasse tutto bene.
Alle persone presenti, alcuni gia’ conosciuti, altri conosciuti sul posto, che hanno reso tutto piu’ interessante.
A tutti quelli che stanno lavorando con noi a questo progetto.
E a Twitter, perche’ un hashtag (#SCHF12) a volte ti facilita la vita.

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