Come ti fa sentire il brand che preferisci?

Spesso abbiamo parlato di insight, di come fare a riconoscerli in quello che ci dice la gente, e come tradurli in comunicazione.

Lo stesso marketing dei grandi marchi, come notavamo anche a proposito del conflitto tra tecnofobi e tecnoentusiasti, può essere un territorio di ricerca: vi si possono riconoscere moderne macro-piattaforme di insight, cioè dei grandi contenitori di sensazioni dove più o meno “caschiamo” tutti prima o poi. Perché? Perché ci toccano: appunto in quei territori, i brand scelgono di stabilire una comunanza di valori con noi.
Proviamo ad individuarne alcuni:

La socialità

Da sempre alla base dell’identità  Coca Cola, la condivisione è il motivo dominante delle campagne con le bottiglie personalizzate (“condividi questa Coca con…”) e di quest’altra bellissima idea.

Condivisione è la parola magica dei social, e il brand Coca Cola possiede da sempre un DNA social: quale patrimonio migliore su cui costruire ancora per decenni?

L’individualità

Dopo una virata individualista con #nutellaseitu all’insegna della coccola personale, il lovebrand nazionale torna alle colazioni in famiglia con la web serie intitolata “La giornata sa di buono”. Un feeling inconfondibile e un insight memorabile: che (giornata, risveglio, vita) è senza Nutella?

 

L’autostima

Dove ha parlato per la prima volta di bellezza autentica e ha lanciato una vera e propria campagna per l’autostima femminile. Ma se autostima di una donna passa pur sempre attraverso i canoni dell’aspetto esterno, il merito del brand è stato quello di aver liberato quella bellezza dagli stereotipi pubblicitari. Il messaggio è potente: “tu sei sempre più bella di quello che pensi”.

Un passo ulteriore lo fa Pantene. La bellezza che risplende fuori è la forza interiore, è l’assertività , da sempre territorio minato per le donne. Per Pantene le donne forti sono ancora più belle: #shinestrong

 

Un messaggio, quello di Pantene, degno delle migliori  E. Watson e S. Sandberg: fatevi avanti, non abbiate timore di brillare. In questo caso un brand prende una posizione che non esiteremmo a definire politica: una posizione femminista.

Il marketing che sposa i grandi insight si sposta dal gadget e dalla promozione alla natura più profonda del prodotto stesso. Non si possono neanche più definire campagne in senso tradizionale: sono prese di posizione sull’identità di un prodotto che incontra quella delle persone.
Un prodotto con cui mi sento socievole, mi sento mi sento bella, mi sento… meritevole, mi sento me. Tutto, in quest’ottica, è marketing della personalizzazione.

Avete un brand preferito? Che posizione ha preso? E come vi ha fatto sentire?

 

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