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Progetto: Sfide Dysoniane

Brand: Dyson

Obiettivi: Far conoscere Dyson in Italia e creare una relazione di fiducia con una community di blogger

Area: [themecolor]Digital PR[/themecolor][themecolor]Comunicazione[/themecolor][themecolor]Promozione[/themecolor]

Non vi abbiamo mai nascosto di essere particolarmente orgogliosi del progetto #Dysoniani, perché ci lega a un brand con una vera personalità e veri valori, come ci racconta molto sentitamente Claudio Gagliardini in questo post, e meglio di così non si potrebbe dire.

Poi perché non si tratta semplicemente di far scrivere dei blogger su un prodotto, ma di farli partecipare alla filosofia che guida le decisioni di un’azienda: quando investe decine di milioni in ricerca e sviluppo, o quando sceglie la soluzione di progettazione non commercialmente più conveniente, ma più giusta, funzionale, sostenibile nel lungo periodo, o ancora quando giustamente protesta per una normativa incompleta. Dyson va oltre l’etichettatura europea perché fa già di meglio, e l’etichetta quindi non gli rende giustizia.

Ancora: quando un progetto di relazione non prescrive un numero di post e tweet ma dà un perimetro in cui ogni blog può muoversi con la sua interpretazione, cioè fornisce una pluralità di stimoli invece di un semplice comunicato con le istruzioni per partecipare, ciò può essere spiazzante: poi la conversazione prende piede e nascono contributi corali e spontanei come ad esempio una infografica in cui ci siamo divertiti a dare i nomi agli infiniti accessori e spiegarli, oppure istruzioni aggiuntive su un aspetto importante dell’uso, e molto altro. Alcuni blog ricevono domande a distanza di mesi e si fanno portavoce del customer service Dyson grazie al loro filo diretto con l’azienda.
Per ottenere questa advocacy è sufficiente pagare in merce, con un bel prodotto? Io penso di no.

Il rapporto di fiducia che si è creato, basato sull’affinità di contenuti, è tale che il gruppo dei dysoniani è cresciuto non in seguito al tipico monitoraggio con conta dei follower, ma con il meccanismo “raccomandaci un blog amico”, arrivando ad includere così anche beauty e travel.

Infine amiamo questo progetto perché abbiamo osato sfidare un tipico adagio dei social, quello per cui non è possibile misurarne un immediato impatto sulle vendite.

Qui, i lettori, acquistano.

E grazie tante, direte, con uno sconto del 50% su un gioiello costoso come un Dyson! Infatti, spendono comunque centinaia di euro. Lo farebbero se non si fidassero di chi glielo sta raccomandando?