La piramide della partecipazione
Recentemente, alcune ricerche autorevoli hanno dichiarato superato il modello della piramide di Nielsen e la sua “partecipation inequality”, ovvero la famosa regola del 90/9/1, secondo la quale solo l 1% degli utenti del web crea contenuti il 10% interagisce mentre il restante 90% si limita a leggere, cioe’ a fruirne passivamente. Si trattava di un’estrema semplificazione che negli ultimi anni ha contribuito in parte a cogliere il mondo del Web 2.0 (definizione ormai vetusta) e ad identificare i blogger, in quanto creatori di contenuti, con gli influencer della Rete: trasformandoli cosiin target (si ancora una volta la parola usata e’ target) di una nuova fortunata branca a cavallo tra marketing e PR: l influencer marketing?.
Un post come questo, per esempio, ironizza giustamente sull esasperazione del concetto di influencer da parte di aziende e agenzie, ed esprime chiaramente la sensazione di assedio da parte di molti blog.
In realta’ oggi il Web, soprattutto grazie all uso massiccio dei social network, facilita e velocizza ancora di piu’ la partecipazione, destinando gli utenti totalmente inattivi o passivi a diventare una minoranza. il punto cruciale, quindi, sta nel capire a fondo le diverse dinamiche e i diversi tipi di partecipazione. un influencer non ha necessariamente un blog, non ha bisogno di creare costantemente contenuti propri, ma e’ una persona con un’autentica passione, un vero coinvolgimento e un’opinione forte su alcuni temi.
La piramide della partecipazione che vi proponiamo tenta di rispondere a queste domande:?
- Perche’ le persone partecipano alla vita del web? Le loro motivazioni sono molteplici e interconnesse le spinte emotive fondamentali sono sentirsi utili o soddisfatti, sentirsi apprezzati dagli altri per il proprio contributo, fino a sentirsi pienamente realizzati.?
- Quali tipi di atteggiamenti si distinguono? Si va dal gioco, alla collaborazione nella gestazione di idee e nella co-creazione, alla condivisione. Si tratta di posizioni attive, anche se si fruisce di contenuti altrui.
Prima che al numero di fan, allora, bisognerebbe pensare al tipo di dinamiche che si desidera attivare, al tipo di bisogno partecipativo che si vuolee si puo’ soddisfare. Ecco perche’ la conoscenza e la scelta degli interlocutori ideali (influencer si ma nel senso chiarito precedentemente) e’ cosiimportante. Proviamo a fare un esercizio, facendo incontrare i bisogni delle aziende con quelli delle persone. Ad ogni obiettivo proviamo ad associare delle tecniche di conversazione e/o degli indicatori di qualita’ della conversazione stessa.
Obiettivi delle aziende
Amplificazione di notizie, iniziative, messaggi di prodotto: passaparola, quantita’ di condivisioniCreazione di contenuti: storytelling, qualita’ dei contributiGenerazione di idee: co-creazione, quantita’ e qualita’ di interazioni collaborativeCondivisione di valori/equity: reputazione, consenso, sentiment delle conversazioni
Obiettivi delle persone
La partecipazione consulenziale: ci si sente esperti di una materia e desiderosi di condividere le proprie conoscenze con gli altri, sia utenti che aziende. Si e’ aperti alla collaborazione e alla produzione di contenuti.La partecipazione per lo scambio: si prova piacere nella conversazione in se, intesa come scambio di idee ed esperienze. La condivisione e il commento sono gli strumenti maggiormente usati.
La partecipazione per imparare: si e’ spinti dall interesse e dalla curiosita’ verso esperienze e conoscenze nuove. L atteggiamento anche in questo caso e’ quello del fruitore attivo e della condivisione.La partecipazione per influenzare: si creano nuovi contenuti, si recensiscono obiettivamente prodotti e servizi, si partecipa a sondaggi e a laboratori di co-creazione con le aziende, ma solo laddove venga percepita l utilita’ reale della propria opinione (empowerment).
Una griglia che incrociasse questi obiettivi aiuterebbe un’azienda a scegliere l approccio giusto alla conversazione.
Se come noi volete contribuire a diffondere una cultura delle conversazioni di qualita’, aiutateci, con i vostri commenti, a completarla.
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