Contenuti Contagiosi

Gli ingredienti essenziali  dell’influencer perfetto, quelli sicuramente più citati, sono di solito: la competenza, l’autorevolezza, la passione. Ma bastano per produrre contenuti utili e conquistarsi  ampio seguito e simpatia?

Quello che distingue un “semplice” curatore di contenuti da una vera e propria presenza forte in Rete è, in sostanza, la capacità di diffusione di quei contenuti.

Parliamo allora di influenza proprio come… contagio:  eccovi un  “kit del contagio”,  quattro fattori che aiutano un messaggio a circolare più facilmente e rapidamente, e quindi aiutano il suo autore a diventare “influente”.

Un influencer contagia con le idee

  1. Il dono utile. Ovvero, risorse gratuite e liberamente condivisibili, come ebook, paper, webinar, template, e così via. Nel web,  il dono utile è un bene collettivo, e incoraggia in se stesso la sua diffusione: chi lo riceve a sua volta si sente invogliato a condividerlo con il suo network.
  2. Un gancio emotivo: qualcosa che “si attacca” a chi legge o ascolta, perché fa leva su un’area che chiameremo insight o bisogno: un vuoto, un punto debole o dolente.
    Anche questo fattore incoraggia la diffusione, perché condividiamo sempre sotto la spinta di emozioni  che ci hanno colpito. Quanto più forte la tensione a cui quel gancio si attacca, più forte sarà l’impatto.

    Di solito uso questa mappa per individuare i bisogni delle persone, che in sintesi possono collocarsi in 4 aree: quella individuale della funzionalità razionale (ho un problema, cerco una soluzione), quella individuale della sensibilità (storytelling emotivo: ho voglia di condividere un racconto, un valore che mi appartiene) , oppure quelle collettive della responsabilità/empatia o infine del servizio.

 

  1. La semplicità, che non significa banalità.
    Rendere un concetto in modo semplice significa renderlo facile da ricordare (e quindi, ancora una volta, da condividere). Ma la tentazione di banalizzarlo e rimanere sulla superficie, riducendolo a poche nozioni stereotipate, può essere forte. Data anche la scarsa attenzione del pubblico nel web, questo tipo di semplicità fa crollare nettamente la qualità di un contenuto. Per esempio, si possono comunicare dati statistici in modo semplice ed efficace, anche usando metafore (“è più probabile essere colpiti da un fulmine che vincere una lotteria”), ma mantenendone la fonte e la scientificità, invece di riportarne una sintesi parziale, approssimativa, inesatta.

4. L’ambiente: i bravi comunicatori nel web usano bene l’ecosistema che li circonda, fatto di:

  • persone
  • risorse
  • mezzi e tecnologie.
    Far leva su network esistenti e metterli in comune è uno dei meccanismi che facilita la circolazione delle idee.

I 4 fattori del contagio, 1.dono 2.bisogno 3.semplicità 4.ambiente

Un testo per approfondire: Made to Stick

 

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