La lettera della mia carta di credito
Gentile Signora Rubino,
la storia di un Brand da’ spesso vita a racconti appassionati, e piu’ forte e’ la sua risonanza, piu’ intensa la sua narrazione. (…)
(ottimo inizio…ma mi conoscete cosi personalizzato e con queste bellissime parole, che “risuonano” solo per me e pochi altri…. bravi, dopo una partenza cosi in sintonia con i miei interessi non posso che starvi ad ascoltare)
Dai nostri primi passi nulla e’ cambiato, anzi, ogni nuovo capitolo e’ servito a rafforzare la nostra promessa, ad estendere i nostri servizi, ad arricchire di nuovi benefici i nostri prodotti rendendoli unici in italia e nel mondo.
(per caso avete preso ispirazione da questo post?)
E tutto questo per dare a te la possibilita’ di scrivere la tua storia come meglio desideri, vivere le esperienze che piu’ sogni, inseguire le tue passioni.
(ma che bello, parlate proprio la mia lingua, calda ed emotiva: sogni, passioni… Solo un dettaglio: se in questa lettera mi date del tu, che mi piace molto, perche’ allora l’avete iniziata con un “gentile signora Rubino”? Forse vi e’ sfuggito…)
Oggi, desideriamo rinnovarti tutto il nostro impegno e la nostra volonta’ di essere sempre all’altezza delle tue aspettative. il tuo apprezzamento e la tua stima sono per noi la fonte di ispirazione piu’ preziosa, il motore che muove la nostra energia, di giorno e di notte. E piu’ di tutto sono il nostro orgoglio piu’ grande, la forza e la dignita’ del nostro Brand. Ed e’ per questo che continueremo a fare delle tue esigenze la nostra priorita’ assoluta, per poter scrivere altri capitoli di questa nostra storia, che e’ anche la tua.
Grazie per essere con noi ogni giorno.
American Express
24 ore su 24 al tuo Servizio
E dunque Non mi propongono neanche un nuovo prodotto o una promozione, mi scrivono una lettera d’amore e basta. Certo avrei preferito un nome e un cognome piu’ che un “noi”, dato il tono cossentimentale. un tete-a-tete, insomma. Mi metto nei panni del direttore marketing che ha approvato il piano di mailing, con questa bella carta patinata, le spese postali… ma quanto ti sara’ costato Non poco, ed hai investito esclusivamente nella relazione con i tuoi clienti. Davvero ammirevole.
Ora pero’ ti racconto la mia piccola storia. Poco tempo fa ero in viaggio con mio figlio (realizzando un desiderio, inseguendo una passione…) e al ristorante, troppo spesso, ho dovuto rimetterti nel portafogli mortificata da un: “No signora, accettiamo tutto tranne l’American Express”. Questa settimana, ho portato dei colleghi stranieri in un’elegante enoteca a Trastevere, e da brava ospite ho tirato fuori la mia carta Corporate. “No signora, tutto tranne l’American Express”. Nel salutare la titolare del locale le ho detto che non ne posso piu’ di questo tutto-tranne. E lei ha osservato: “Lo so, ma sono odiosi. Fanno molto bene il marketing con il consumatore finale, ma non con i gestori”. E ha detto tutto.
Ecco, bel cavaliere… Mi hai fatto una meravigliosa serenata la’ fuori, ma il fatto e’ che dopo tutti questi anni di serenate sono ancora incatenata qui nel castello. Meglio dimenticarmi di te una volta per tutte e scappare con quello che mi porta le chiavi.
decisamente la tua storia è meglio della loro.
comunque alla banca di roma (prima di trasferire il mio conto altrove) la “mejo offerta” disponibile è stata la scelta fra la carta (di credito) della roma e quella della lazio. un po’ poco.
Molte volte il gap tra quello che il marketing dice e come l’azienda effettivamente opera e’ veramente abissale e oltremodo fastidioso.
Ci vuole tanto a capire che,anche in termini di costi, offrire un buon servizio e’ miglior marketing che l’azienda possa fare?
Suggerirei a queste aziende il famoso avvertimento presente nelle metropolitane londinesi:
Mind the Gap!!
Si dirà pure “investire nel rapporto col cliente”, ma a me sembra solo un po’ di fuffa…
@Anna :))
@Ivan benvenuto. Sì la cosa impressionante è proprio il gap tra le intenzioni e i fatti…
@Silvia gc ti assicuro che non ti suonerebbe fuffa se tu sinceramente amassi quel brand. Questa carta di credito ha tutte le.. carte in regola per essere un’icona, eppure si perde per strada in un modo scandaloso: si rende odiosa a quelli da cui più dipende il suo successo, quelli he dovrebbero accoglierla a braccia aperte. E invece tu glie la dai, loro la prendono senza accorgersi che è una Amex, poi li vedi cambiare faccia come se scottasse e te la restituiscono con quel tormentone “no signora, tutto tranne…..” ma come si fa?
Che dire, efficace, ineffabile.
Il classico molto fumo e niente arrosto, pare che l’American Express sia proprio come un bel Principe Azzurro dei giorni nostri: tante parole, niente fatti
complimenti per il post
Guarda, è anni che i negozianti dicono che non prendono l’Amex, non è un fatto recente! Quindi ci stanno dormendo sopra da un sacco di tempo.
Cugino Ricco ambiva all’Amex tutta nera come status simbol, chissà dove potrà usarla…
Per tutto il resto c’è Master Card.
@Navigo a Vista: grazie
@M di MS: il problema come ben sappiamo sono le commissioni, più alte delle altre carte di credito. Oggi ne ho parlato proprio con… l’ex direttore generale della Amex, che ora si occupa di e-commerce.
E mi ha anche detto che chi ha scritto quella lettera è una donna: avrei dovuto immaginarlo dalla passionalità 🙂
Ciao Flavia,
mi è venuto in mente il tuo post un paio di giorni fa. Ho di recente acceso un mutuo con UBI banca. E, un paio di giorni fa appunto, un cortese ragazza mi ha telefonato per augurarmi il benvenuto tra i nuovi clienti, mi ha informato che oltre alla filiale c’è il numero verde a cui posso rivolgermi, aperto anche al sabato. “Ha preso nota?” “Si” “La saluto allora, le auguro buona giornata”. “Ah… si, buona giornata anche a lei”. Ho chiuso sconcertata, quasi delusa. Il retropensiero era: “non sono abbastanza importante da ricevere l’offerta di una carta revolving, un fondo d’investimento, qualcosa insomma.
Un bell’investimento nella relazione, certo.
Ma di questi tempi il timore è che per pagare questo investimento poi il mese successivo ti aumentino le spese del conto… Speriamo di no…
😉 Raffaella
Ciao Raffaella 🙂 e grazie del commento! diciamo che di questi tempi ricevere una telefonata di mera cortesia e non di scocciatori che ti vogliono vendere di tutto oppure, peggio ancora, di brutte notizie da parte della tua banca, è già moltissimo no?
Ti ho pensato l’altro giorno perchè sono andata in un outlet di roba sportiva e appiccicato al bancone a lettere cubitali c’era un cartello con su NO AMERICAN EXPRESS. Sembrava una fatwa.