Il kit dello storyteller (5 consigli e 2 slide)

Molti (anzi dovremmo dire tutti) i nostri progetti TTV si basano sulla narrazione: di storie personali, di aneddoti aziendali, di valori di un brand…, perché sappiamo che quello che cattura prima l’attenzione razionale e poi il cuore delle persone sono appunto le storie. Se l’argomento vi appassiona, in Rete e in libreria troverete materiale infinito sullo storytelling.

Ma cosa significa, concretamente, un’autentica narrazione?
Per rispondere usiamo un paio di slide dalla nostra ultima presentazione di Bolzano:

storytell1 Un influencer è tale, per quanto sia ormai imbruttito e banalizzato questo termine dall’uso che se ne fa,  se riesce a raccontare delle cose in modo più convincente di altri. Aggiungerei, osando molto, che non è convincente  perché è più bravo degli altri a vendere fumo, ma perché ci crede veramente, crea una vera sintonia, e quindi è più.. credibile.

storytell2 - Copia Questi attributi, quassù,  attengono tutti ad alcune sfere fondamentali  della comunicazione tra persone:  l’umanità, , la sincerità/autenticità, la capacità di mettersi nei panni degli altri,  di divertire ed essere sorprendenti . Si tratta di fornire informazioni ma in modo non piatto, non scontato, non noioso: in modo PREZIOSO.

Al pubblicitario è richiesta una sintesi fulminante, al narratore la ricchezza di espressioni e la possibilità di sviscerare a fondo informazioni e sentimenti.

Come si fa, se non si ha un dono di natura e un esercizio costante fin dalle scuole elementari ? Intanto ci si migliora, ricordando alcune semplici tecniche.

  1. Usa esempi personali. Parlare di qualcosa che ti è accaduto veramente e non di ciò che ti è stato riferito da altri, porta la materia nel tuo campo di controllo. Si tratta del cosiddetto I-Speech, il discorso su di me: se parlo di me e di come mi sento, nessuno potrà confutarmi entrando nella mia testa.
  2. Fai delle comparazioni: siamo abituati a ragionare per similitudini e contrasti, fissare dei chiari punti di differenza aiuta a memorizzare meglio quello che stai raccontando.
  3. Cita fatti e numeri con fonti certe. Un sapiente mix di emozioni personali e dati, serve a parlare ad entrambi gli emisferi del cervello.
  4. Usa il prima-dopo: una delle storie che da sempre coinvolge chi ascolta è quella del cambiamento.  Più è significativo e “drammatico” il cambiamento, maggiore la suspence e l’attenzione. Il rospo che diventa principe, caspita!
  5. Usa i personaggi: dipingere i tratti di alcuni caratteri chiave della tua storia, arricchisce il contenuto di nuovi punti di vista. E’ avvincente quando un personaggio ti ostacola e uno ti aiuta, o quando un intervento determina una svolta imprevista negli eventi.

Abbiamo sconfinato negli schemi narrativi del teatro, delle favole e della mitologia? Nessuna meraviglia!
Vi sono utili?

5 commenti
  1. Veronica M di MS
    Veronica M di MS dice:

    Sì, è proprio così. Tutte le volte in cui ho parlato di me stessa seguendo questo schema ho ricevuto molti commenti e condivisioni. La gente vuole il sangue (si fa per dire), la carne, l’odore di te e dei tuoi sentimenti.
    E qui sorge il problema: e se io non voglio offrirglieli?
    Posso comunicare gli stessi concetti con uno stile più intimo, magari perchè non ho voglia di darmi in pasto ai lettori per qualsiasi motivo. Che succede? Succede che no, sei meno coinvolgente e funzioni meno.
    Ultimamente ho incontrato un ottimo story teller in cui la timidezza ha prevalso e…ha cambiato mestiere 🙂

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    • frubino
      frubino dice:

      Ci sto pensando molto Veronica, perché anche a me è capitato di abbandonare dei temi in cui mi ero gettata inizialmente con molto ardore. Ho abbandonato perché mi hanno delusa e scoraggiata molto alcuni occhi malevoli a cui mi esponevo, e perché quei temi sono superati e vanificati da una pletora di copy-cat commerciali. Credo però che si possa fare un’ottima e avvincente narrazione di tutte le materie anche senza esporre cose troppo “intime”. Ovviamente un blog personale è un’impresa diversa da uno tecnico-professionale. Ma per citare l’esempio di attualità in questi giorni 🙂 Sam Cristoforetti racconta con grande semplicità e umanità tutto il percorso della sua missione, e la trovo una narrazione molto ben riuscita.

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      • Veronica M di MS
        Veronica M di MS dice:

        Bel punto. Ci sono volte in cui penso che dovrei affiancare un nuovo blog a quello che ho, in cui parlare di altro.

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