Prima di dire che LinkedIn non serve, fatti giusto 5 domande

LinkedIn è il social network più bistrattato che io conosca, da parte di una larga maggioranza di utenti che non lo sanno usare, o di non-utenti che pensano di non averne bisogno. Oppure nella migliore delle ipotesi, si crea un profilo e lo si lascia semivuoto; collegandosi molto raramente e sperando di trovare qualche messaggio o qualche annuncio miracoloso. Ovviamente, ciò è molto sbagliato.

Prima che sia troppo tardi e tu ti unisca al movimento dei detrattori del “non serve a niente, non ho mai ricevuto alcun contatto utile” perché il lavoro della loro vita non è ancora venuto a bussare al loro profilo – dovrebbe venire lui, giusto? – forse puoi riconsiderare gli strumenti a tua disposizione per comunicare al meglio su Linked In.

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Do per assodato che tu abbia un profilo completo e ben fatto in tutte le sue sezioni, e non abbia una foto in costume. Quindi:

  1. Usi Pulse?

    Come sempre nei social, prima di iniziare a comunicare è indispensabile ascoltare. Pulse è un servizio di streaming di notizie e articoli che aiuta a tenersi in contatto con autori influenti, argomenti interessanti e fonti autorevoli, ma non solo: aiuta a capire lo stile dell’ambiente in cui ci troviamo. LinkedIn non è una piattaforma per la gestione del proprio cv online, ormai è una piattaforma per coltivare network e interessi. Come Facebook e Twitter, ma in modo molto più professionale e riducendo di molto tutto il rumore inutile.

  1. Fai tu il primo passo?

    Anche senza ricorrere ai servizi premium, ci si può creare velocemente un network di contatti. A noi stabilire gli ambiti e i criteri di ricerca delle persone giuste. Una richiesta di connessione va sempre accompagnata da un messaggio personalizzato, anche se da mobile appare impossibile.

  • Se non hai fatto il primo passo, fai il secondo!

    Quando ricevo una richiesta di connessione senza spiegazioni personali e decido di accettarla perché il profilo è interessante, mando un messaggio di due righe per chiedere a cosa devo il piacere. Le risposte che ricevo sono sempre interessantissime! Da parte mia, credo che rispondere a tutti i messaggi che ricevo sia norma indispensabile di buona educazione e disprezzo molto il vizio di superbia tutta italica di lasciare un messaggio cadere nel vuoto. All’estero, questo non l’ho mai visto.

  1. Pubblichi aggiornamenti, link, articoli?

    Bisogna farsi vedere nella timeline dei propri contatti, ma con i contenuti giusti. Segnala notizie (aggiornamenti brevi) oppure usa la fantastica funzionalità di blogging di Linked In. Un commento a un fatto rilevante per la propria comunità professionale (come questo) può generare attenzione, nuovi contatti e condivisioni: la cosa interessante è che può continuare a farlo per giorni (a differenza di Facebook e Twitter dove rimane in evidenza solo per poche ore o pochi minuti.)

    Se hai (food) blogging tra le tue skills, non pubblicare la ricetta dell’amatriciana: pubblica la case history della tua collaborazione con l’azienda di sughi bio… se è chiaro il concetto e la differenza di approccio che vorrei far passare.

  1. Partecipi ai Gruppi?

    Mentre nei gruppi Facebook più seri postare un proprio link può significare l’esilio e la morte civile (a causa dell’abuso e dello spam a cui i gruppi vanno incontro, e da cui devono difendersi con policy iper-rigide), i gruppi professionali su Linked In sono mediamente più disciplinati, e quindi più tolleranti: se l’articolo è in topic e costituisce un contributo valido ai temi di interesse del gruppo, la condivisione è ben accetta e procura visibilità e nuovi contatti.

  2. Segui le aziende?

    Se sei un esperto di fan page su Facebook, sai tutto delle loro metriche ma non hai sott’occhio esempi eccellenti di aziende su Linked In, stai perdendo molta professionalità. Linked In è la principale fonte social di leads B2B: conviene tenersi aggiornati sulle tecniche utilizzate dai big per fare show case dei propri valori e delle proprie competenze. Un modo di fare branding che è ben più professionale e mirato di una pagina Facebook.

Se poi LinkedIN non ti piace e non è proprio nelle tue corde anche dopo questa rapida check list, puoi ammetterlo senza problemi. Ma almeno evita di dire in giro che non serve a niente.

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